Migrazioni o Invasioni?
E' curioso il modo con il quale le "invasioni barbariche" vengono chiamate dai vari stati europei: i popoli di lingua neolatina come gli Italiani o gli Spagnoli usano il termine "invasione". Al contrario, i popoli germanici, slavi, britannici usano il termine "migrazione".
Più che curiosità si tratta di diverse posizioni storiografiche sviluppate nei secoli precedenti; 800 e 900 quando si formavano le idee degli singoli stati nazionali europei i quali ricercavano la proprie origini nei loro antenati (anglo-sassoni per gli Inglesi; Sassoni, Alemanni, ecc per i Tedeschi). Da qui la visione della supremazia dei propri antenati di cui in Italia si è sviluppata la visone di una violenta invasione fatta da uomini senza cultura e dediti solo al saccheggio, mentre (ad esempio Inghilterra) si ha avuto l'idea degli uomini iberi che scacciano i Romani oppressori e corrotti. Gli storici contemporanei, vedi ad esempio quelli della scuola di Vienna, sono indirizzati a considerare il fenomeno delle "invasioni" sotto il profilo dell'etnogenesi dei popoli. Se proprio vogliamo parlare di invasione forse dovremmo considerare solo quella degli Unni una vera e propria invasione.
Ma come già accennato il termine "invasione" è fuorviante poiché furono pochi gli scontri armati tra Barbari e Romani, i quali preferirono mandar contro i popoli (non Romani) loro alleati o federati risparmiando così le legioni da un altro compito pericoloso e quindi poterle impiegare solo per la difesa del "Limes" o per la difesa dei confini interni.
Quindi la visione che si ha dei barbari all'interno del mondo romano non dovrebbe esser solo così:
Più che curiosità si tratta di diverse posizioni storiografiche sviluppate nei secoli precedenti; 800 e 900 quando si formavano le idee degli singoli stati nazionali europei i quali ricercavano la proprie origini nei loro antenati (anglo-sassoni per gli Inglesi; Sassoni, Alemanni, ecc per i Tedeschi). Da qui la visione della supremazia dei propri antenati di cui in Italia si è sviluppata la visone di una violenta invasione fatta da uomini senza cultura e dediti solo al saccheggio, mentre (ad esempio Inghilterra) si ha avuto l'idea degli uomini iberi che scacciano i Romani oppressori e corrotti. Gli storici contemporanei, vedi ad esempio quelli della scuola di Vienna, sono indirizzati a considerare il fenomeno delle "invasioni" sotto il profilo dell'etnogenesi dei popoli. Se proprio vogliamo parlare di invasione forse dovremmo considerare solo quella degli Unni una vera e propria invasione.
Ma come già accennato il termine "invasione" è fuorviante poiché furono pochi gli scontri armati tra Barbari e Romani, i quali preferirono mandar contro i popoli (non Romani) loro alleati o federati risparmiando così le legioni da un altro compito pericoloso e quindi poterle impiegare solo per la difesa del "Limes" o per la difesa dei confini interni.
Quindi la visione che si ha dei barbari all'interno del mondo romano non dovrebbe esser solo così:
Poiché nei secoli sono stati capaci (avvalendosi e assimilando le tecniche romane) a compiere opere quali:
Mosaico a Ravenna (capitale del regno barbaro dei Goti) nella basilica di San Vitale: raffigurante l'imperatore Giustiniano e la sua corte.
"Palatium" (palazzo del re e sede della corte) di re Teodorico.